Introduzione:
“Se è così nei video, dev’essere così anche nella realtà... giusto?”
Oggi, per milioni di adolescenti e giovani adulti, il primo contatto con la sessualità non passa attraverso l’educazione scolastica, il dialogo familiare o la propria esperienza emotiva. Passa per il porno. E non un porno qualunque, ma una versione iper-accessibile, iper-esplicita e spesso lontanissima da qualsiasi forma di intimità autentica.
Cosa succede quando il porno diventa l’educazione sessuale di riferimento?
Il Porno Come Modello di Riferimento
In un'epoca in cui la sessualità è ancora spesso un tabù nei contesti educativi e familiari, il porno digitale diventa un “insegnante silenzioso”.
Secondo uno studio pubblicato su Archives of Sexual Behavior, oltre il 90% dei ragazzi tra i 13 e i 18 anni ha visto contenuti pornografici, spesso senza filtri o guida adulta.
Il risultato?
Molti giovani associano il sesso a performance, potenza, dominio o estetiche irreali, ignorando tutto ciò che riguarda il consenso, il rispetto, l’empatia, il piacere reciproco.
Il Cervello in Età Evolutiva e l’Impatto delle Immagini Pornografiche
Il cervello adolescenziale è in pieno sviluppo. Le aree che regolano il piacere, il desiderio e la dopamina sono particolarmente sensibili agli stimoli visivi.
Quando un ragazzo si abitua a eccitarsi solo con stimoli intensi e ripetitivi:
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Può faticare a trovare eccitazione nella realtà fisica ed emotiva.
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Può interiorizzare l’idea che la sessualità sia qualcosa da “fare”, più che da “vivere”.
In termini psicologici, parliamo spesso di "ipersessualizzazione cognitiva": un costante rumore di fondo erotico, che però rischia di essere scollegato da relazioni reali.
Che Tipo di Sessualità Sta Modellando?
Gran parte del porno mainstream mostra:
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Ruoli stereotipati di genere (uomo attivo/dominante, donna passiva/sottomessa).
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Atto sessuale meccanico, spesso privo di contesto affettivo.
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Assenza di consenso esplicito o comunicazione.
Questo può indurre nei più giovani aspettative distorte:
“Se lei non urla di piacere, vuol dire che non sto facendo bene.”
“Lui deve sempre voler fare sesso, altrimenti c’è qualcosa che non va.”
Quando la Realtà Incontra la Delusione
Molti ragazzi e ragazze si trovano impreparati quando si confrontano con l’intimità reale:
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Ansia da prestazione.
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Imbarazzo verso il proprio corpo.
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Difficoltà nel comunicare desideri e limiti.
In terapia, vedo spesso giovani uomini che si sentono inadeguati se non riescono a mantenere un’erezione “da film” o giovani donne convinte che il dolore o la sottomissione siano normali in una prima esperienza.
Cosa Possiamo Fare?
Non è il porno il problema, ma l’assenza di educazione sessuale critica.
Serve un’educazione che:
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Spieghi la differenza tra fantasia e realtà.
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Insegni il consenso, l’ascolto, l’intimità emotiva.
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Normalizzi la varietà dei corpi, delle preferenze e dei ritmi.
Come Psicologo e Educatore Sessuale, il mio obiettivo non è demonizzare il porno, ma offrire strumenti per interpretarlo, comprenderlo e integrarlo, se scelto consapevolmente, in una sessualità sana.
Conclusione: Serve una Nuova Narrazione
Se non saremo noi – genitori, educatori, terapeuti – a parlare di sesso, lo farà internet. Ma il web non educa, mostra.
Le nuove generazioni meritano di più: una sessualità libera, informata, empatica, non un copione da seguire in silenzio.
Ti capita di confrontarti con ansia, insicurezze o dubbi legati alla tua sessualità?
Non devi affrontare tutto da solo.
Ti chiedi quando e come parlare di sesso con tuo/a figlio/a?
Hai notato ansia, isolamento o confusione nei suoi comportamenti affettivi?
Il dialogo comincia anche da te.
Sono il Dott. Giuseppe Mirabella, Psicologo e Educatore sessuale. Aiuto famiglie, ragazzi e scuole a costruire relazioni sane.
Ricevo a Modica e online.
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