martedì 20 maggio 2025

Quando il dubbio è già una risposta: imparare ad ascoltarsi




C’è un messaggio che spesso sottovalutiamo, ma che il nostro corpo e la nostra mente conoscono bene: quando devi pensarci troppo, forse la risposta è già un no.

Immagina di camminare per le strade di Palermo e imbatterti in un’enorme installazione artistica: un cervello gigante, collocato davanti al maestoso Teatro Massimo. Non è solo un’opera d’arte, ma un potente simbolo. Vuole ricordarci una verità semplice, che a volte dimentichiamo: le risposte più autentiche non sempre arrivano dalla logica, ma spesso nascono da ciò che sentiamo dentro.

Il linguaggio silenzioso del corpo e delle emozioni

Quante volte ci siamo trovati in situazioni che ci mettevano a disagio, ci confondevano o ci facevano sentire “in allarme”, anche senza una spiegazione razionale? Spesso, quando proviamo una sensazione di disagio, è il nostro sistema interiore che cerca di comunicarci qualcosa. È un campanello d’allarme che merita ascolto.

Eppure, non sempre ci fidiamo di questi segnali. Li mettiamo in discussione, li razionalizziamo, cerchiamo giustificazioni. Siamo stati educati a pensare che la mente razionale debba prevalere sul sentire, che “pensarci bene” sia sempre il modo migliore per prendere decisioni.

Ma non è sempre così.

Il valore della chiarezza emotiva

Quando qualcosa è giusto per noi, spesso lo percepiamo immediatamente. Lo sentiamo “scorrere”, senza sforzo. Non c’è bisogno di lunghi ragionamenti o di mille ipotesi: la chiarezza emotiva è lì, limpida. Al contrario, quando il dubbio si insinua, quando ci sentiamo costretti a riflettere troppo, a cercare motivazioni per restare, accettare o sopportare… forse la risposta ce l’abbiamo già. E non ci piace.

Scegliere sé stessi è un atto di fiducia

Questo non significa evitare la riflessione o fuggire da ogni incertezza, ma imparare a riconoscere la differenza tra un dubbio sano – che apre nuove possibilità – e un dubbio che ci segnala un’incoerenza profonda tra ciò che siamo e ciò che stiamo vivendo.

Il vero lavoro psicologico, spesso, consiste nel ritornare al centro, ristabilire un contatto autentico con il proprio sentire e imparare a fidarsi di sé. Riconoscere che la confusione, in certi casi, è già una risposta. E che scegliere sé stessi non è egoismo, ma cura.

In conclusione

La prossima volta che ti senti in dubbio, non chiederti solo “cosa dovrei fare”, ma prova a domandarti: “cosa sento davvero?”. La risposta, forse, è già dentro di te. E nel dubbio, ricorda sempre: scegli te stessa. Sempre.

Se ti ritrovi in queste parole e senti il bisogno di fare chiarezza, di dare ascolto a ciò che provi e imparare a fidarti di te, puoi contattarmi per un percorso di sostegno psicologico.
Offro uno spazio di ascolto e confronto in cui esplorare insieme ciò che senti, senza giudizio. Perché il primo passo, a volte, è concedersi il permesso di chiedere aiuto.

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