Un tempo le persone si aiutavano perché sentivano di appartenere a qualcosa di più grande. Oggi, invece, spesso ci si avvicina all’altro solo per interesse, e ci si allontana quando non serve più.
Come terapeuta, vedo in questo il segno di una crisi del legame: abbiamo smarrito il contatto con il cuore, con l’empatia, con la dimensione spirituale che dà senso alle relazioni anche a quelle affettive e sessuali.
Ritrovare quella “visione divina” non significa tornare al passato, ma riconnettersi: con se stessi, con l’altro, con la vita. È il passaggio dall’ego all’essere, dal bisogno alla presenza.
Solo così possiamo tornare a vivere relazioni vere, capaci di nutrire mente, corpo e anima.
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