La disfunzione erettile (DE) è spesso strettamente legata alla psiche e a fattori psicologici. Anche se ci sono cause fisiche, come problemi vascolari, ormonali o neurologici, è molto comune che la disfunzione erettile abbia una componente psicologica significativa, soprattutto negli uomini giovani o in coloro che iniziano a sperimentarla senza una causa fisica apparente.
Ecco come la psiche può influire sulla disfunzione erettile:
Ecco alcune opzioni per affrontare e gestire la disfunzione erettile quando è influenzata da fattori psicologici:
Terapia psicologica: Un terapeuta può aiutare a identificare e ridurre ansia, stress e altre barriere emotive.
Tecniche di rilassamento e mindfulness: Pratiche come la meditazione, il rilassamento muscolare e la mindfulness possono aiutare a gestire lo stress e a migliorare il controllo delle emozioni.
Comunicazione di coppia: Parlarne apertamente con il partner può ridurre la pressione e migliorare l'intimità emotiva, facilitando un approccio più sereno alla sessualità.
Supporto medico: In alcuni casi, un approccio combinato tra terapia psicologica e l'uso temporaneo di farmaci per la disfunzione erettile può dare una "spinta" iniziale, aiutando a superare l'ansia legata alla prestazione.
La combinazione di supporto psicologico e cambiamenti nello stile di vita è spesso efficace per molti uomini. Affrontare la disfunzione erettile dal punto di vista psicologico è importante perché spesso questo tipo di intervento offre una soluzione a lungo termine, migliorando sia la vita sessuale che quella emotiva.
Quasi la metà dei casi di demenza potrebbe essere evitata o ritardata intervenendo su 14 fattori di rischio identificati dalla commissione Lancet, composta da 27 esperti internazionali. Secondo il terzo report della Commissione, adottando misure preventive fin da giovani e mantenendole nel tempo, è possibile ridurre il rischio di demenza, anche per chi è geneticamente predisposto.
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bassa
istruzione,
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perdita uditiva,
·
pressione
alta,
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fumo,
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obesità,
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depressione,
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inattività
fisica,
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diabete,
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abuso
di alcol,
·
traumi
cranici,
·
inquinamento,
·
isolamento
sociale – il rapporto aggiunge due nuovi elementi:
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il
colesterolo Ldl elevato (responsabile del 7% dei casi a partire dai 40 anni),
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la
perdita della vista non trattata (2% dei casi in età avanzata).
Complessivamente,
questi 14 fattori sono collegati al 40% dei casi di demenza.
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Attraverso
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Viviamo in un’era in cui la mente viene costantemente dirottata. La nostra attenzione è distolta di continuo dal nostro intento originario, attratta da voci, immagini, distrazioni, volti, idee e abitudini che non abbiamo mai realmente esplorato né approvato. Questi elementi agiscono come veri e propri dirottatori della nostra coscienza: quando prendono il controllo, smettiamo di domandarci quale direzione avremmo voluto dare alla nostra giornata. Sono quei parassiti che ci spingono ad intrattenerci su TikTok , dove un video tira l’altro ,mentre volevamo leggere un libro, che ci fanno pensare a tutt’altro quando riflettiamo su un discorso importante, o che ci invitano a giocare alla PlayStation al posto di prepararci per un esame. Così, il dirottamento diventa una costante quotidiana.
La mente umana è da sempre soggetta a distrazioni; i pensieri intrusivi non sono certo una novità del nostro tempo, ma oggi le distrazioni sistematiche sembrano prevalere più che mai. Affrontare questo fenomeno richiede molte strategie complesse, ma tutto parte dal riconoscere queste voci per ciò che sono: forze di deviazione. Occorre immaginarle come volontà estranee alla nostra, dar loro un’identità e considerarle come ostacoli e non come alleati. Solo in questo modo possiamo cominciare a ridurre il loro spazio e, passo dopo passo, liberarcene.
Se senti che la tua mente è spesso "dirottata" da distrazioni e vuoi ritrovare il controllo sui tuoi pensieri e obiettivi, posso aiutarti a sviluppare strategie per liberare il tuo pensiero e migliorare la tua concentrazione. Contattami per una consulenza personalizzata: insieme lavoreremo per trasformare queste sfide in nuove possibilità di crescita e autonomia.