venerdì 22 novembre 2024

INFERTILITA' DI COPPIA

 

                                                                                  


Quando il desiderio di avere un bambino diventa forte e non viene soddisfatto naturalmente, può generare una ferita narcisistica che diminuisce la sicurezza in sé stessi.
Le conseguenze possono essere vissuti depressivi e impotenza, senso di colpa e problematiche di coppia, sessuali e relazionali.
La ricerca di una gravidanza può avere diversi esiti: dall’arrivo di un figlio dopo vari tentativi alla decisione di intraprendere un percorso di procreazione medicalmente assistita; dalla decisione di perseguire la strada dell’adozione all’accettazione di rimanere una coppia senza figli. Per alcune coppie questo problema potrebbe costituire motivo di separazione.
È dunque indispensabile un sostegno psicologico che accompagni nella fase decisionale e nell’elaborazione dei vissuti.

giovedì 14 novembre 2024

Disfunzione erettile e psiche

                                                                                

                                                                                 


 

La disfunzione erettile (DE) è spesso strettamente legata alla psiche e a fattori psicologici. Anche se ci sono cause fisiche, come problemi vascolari, ormonali o neurologici, è molto comune che la disfunzione erettile abbia una componente psicologica significativa, soprattutto negli uomini giovani o in coloro che iniziano a sperimentarla senza una causa fisica apparente.

Ecco come la psiche può influire sulla disfunzione erettile:

1. Ansia da prestazione

  • L'ansia da prestazione è una delle cause psicologiche più comuni della disfunzione erettile. Gli uomini possono sentirsi sotto pressione per "performare" e questo genera un circolo vizioso: la paura di non riuscire ad avere o mantenere un'erezione può, paradossalmente, causare proprio questo problema.
  • Questa forma di ansia può essere acuita in situazioni particolari, come una nuova relazione, problemi di autostima, o dopo un episodio di fallimento che si ha paura di ripetere.

2. Stress e stili di vita frenetici

  • Lo stress quotidiano, sia esso legato al lavoro, alla famiglia o ad altre responsabilità, può influire sulla sfera sessuale. Lo stress cronico aumenta i livelli di cortisolo e adrenalina, ormoni che interferiscono con la capacità di rilassarsi e godere di un rapporto sessuale.
  • Anche stili di vita poco salutari, come un’eccessiva assunzione di alcol, mancanza di esercizio fisico e una cattiva alimentazione, sono fattori di rischio che, se accompagnati dallo stress, possono portare alla disfunzione erettile.

3. Depressione

  • La depressione è un fattore di rischio importante, poiché la mancanza di motivazione, bassa autostima e il senso di inutilità possono rendere difficile provare desiderio sessuale e mantenere un'erezione. In più, alcuni farmaci antidepressivi possono contribuire alla disfunzione erettile.
  • Anche la percezione negativa di sé, spesso collegata alla depressione, può ridurre la capacità di lasciarsi andare a livello sessuale.

4. Problemi di relazione

  • La qualità della relazione con il partner può influire molto sulla sessualità. Conflitti non risolti, mancanza di comunicazione e insoddisfazione possono creare un clima di tensione che ostacola la sfera intima.
  • Anche la paura di deludere il partner o la mancanza di intimità emotiva possono aggravare la situazione.

5. Traumi psicologici e sessuali

  • Eventuali traumi, come esperienze di abuso o molestie sessuali, possono avere un impatto profondo e a lungo termine sulla funzione sessuale. Anche esperienze passate di fallimento sessuale possono lasciare una "cicatrice" emotiva che influenza la capacità di rilassarsi e avere rapporti sereni.

Strategie per affrontare la DE legata alla psiche

Ecco alcune opzioni per affrontare e gestire la disfunzione erettile quando è influenzata da fattori psicologici:

  1. Terapia psicologica: Un terapeuta può aiutare a identificare e ridurre ansia, stress e altre barriere emotive.

  2. Tecniche di rilassamento e mindfulness: Pratiche come la meditazione, il rilassamento muscolare e la mindfulness possono aiutare a gestire lo stress e a migliorare il controllo delle emozioni.

  3. Comunicazione di coppia: Parlarne apertamente con il partner può ridurre la pressione e migliorare l'intimità emotiva, facilitando un approccio più sereno alla sessualità.

  4. Supporto medico: In alcuni casi, un approccio combinato tra terapia psicologica e l'uso temporaneo di farmaci per la disfunzione erettile può dare una "spinta" iniziale, aiutando a superare l'ansia legata alla prestazione.

La combinazione di supporto psicologico e cambiamenti nello stile di vita è spesso efficace per molti uomini. Affrontare la disfunzione erettile dal punto di vista psicologico è importante perché spesso questo tipo di intervento offre una soluzione a lungo termine, migliorando sia la vita sessuale che quella emotiva.

sabato 9 novembre 2024

Alzheimer e Demenza senile 14 fattori di rischio

                                                                                 

                                                                                 



Quasi la metà dei casi di demenza potrebbe essere evitata o ritardata intervenendo su 14 fattori di rischio identificati dalla commissione Lancet, composta da 27 esperti internazionali. Secondo il terzo report della Commissione, adottando misure preventive fin da giovani e mantenendole nel tempo, è possibile ridurre il rischio di demenza, anche per chi è geneticamente predisposto.


·        bassa istruzione,

·         perdita uditiva,

·        pressione alta,

·        fumo,

·        obesità,

·        depressione,

·        inattività fisica,

·        diabete,

·        abuso di alcol,

·        traumi cranici,

·        inquinamento,

·        isolamento sociale – il rapporto aggiunge due nuovi elementi:

·        il colesterolo Ldl elevato (responsabile del 7% dei casi a partire dai 40 anni),

·        la perdita della vista non trattata (2% dei casi in età avanzata).

Complessivamente, questi 14 fattori sono collegati al 40% dei casi di demenza.

Se sei alla ricerca di un intervento efficace per supportare una persona cara affetta da demenza, il mio programma di stimolazione cognitiva è pensato proprio per questo. Come psicologo, utilizzo tecniche mirate e scientificamente validate per mantenere attive le abilità mentali residue, migliorando la qualità della vita e promuovendo il benessere emotivo.

Attraverso esercizi personalizzati e attività strutturate, lavoreremo insieme per rafforzare memoria, attenzione e linguaggio, rallentando il declino cognitivo e favorendo una maggiore serenità quotidiana. La stimolazione cognitiva può fare una grande differenza: contattami per scoprire come posso aiutarti a prenderti cura di chi ami in modo efficace e attento.

mercoledì 6 novembre 2024

Liberare il pensiero

                                                                                 



Viviamo in un’era in cui la mente viene costantemente dirottata. La nostra attenzione è distolta di continuo dal nostro intento originario, attratta da voci, immagini, distrazioni, volti, idee e abitudini che non abbiamo mai realmente esplorato né approvato. Questi elementi agiscono come veri e propri dirottatori della nostra coscienza: quando prendono il controllo, smettiamo di domandarci quale direzione avremmo voluto dare alla nostra giornata. Sono quei parassiti che ci spingono ad intrattenerci su TikTok , dove un video tira l’altro ,mentre volevamo leggere un libro, che ci fanno pensare a tutt’altro quando riflettiamo su un discorso importante, o che ci invitano a giocare alla PlayStation al posto di prepararci per un esame. Così, il dirottamento diventa una costante quotidiana.

La mente umana è da sempre soggetta a distrazioni; i pensieri intrusivi non sono certo una novità del nostro tempo, ma oggi le distrazioni sistematiche sembrano prevalere più che mai. Affrontare questo fenomeno richiede molte strategie complesse, ma tutto parte dal riconoscere queste voci per ciò che sono: forze di deviazione. Occorre immaginarle come volontà estranee alla nostra, dar loro un’identità e considerarle come ostacoli e non come alleati. Solo in questo modo possiamo cominciare a ridurre il loro spazio e, passo dopo passo, liberarcene.

Se senti che la tua mente è spesso "dirottata" da distrazioni e vuoi ritrovare il controllo sui tuoi pensieri e obiettivi, posso aiutarti a sviluppare strategie per liberare il tuo pensiero e migliorare la tua concentrazione. Contattami per una consulenza personalizzata: insieme lavoreremo per trasformare queste sfide in nuove possibilità di crescita e autonomia.